Verso il mio dolore nella poesia
scrivo su questo foglio sgualcito,
amore e solitudine tra me e te
al di la di ogni cosa ti voglio.
Dalla paura mi liberai quando
vidi il tuo viso e baciai le tue labbra
in quel tempo non incontrai la
coincidenza, era il mio credere in
qualcosa.
Ora ferite si riaprono e nel corpo
nidifica una scarna felicità di ieri,
il vissuto nell’oblio di un tempo
io che non conoscevo solitudine,
ora sono solo.
Ti ho conosciuto solo sapendo che
dovevo amarti, perché di me avevi
bisogno e sei entrata nella porta del
mio cuore sapendo che era già tuo.
@ Giuseppe Buro