Sopravvissuto a lunghe notti di freddo,
poi un tiepido sole mi riportò indietro
nel tempo, a quando mi specchiavo nell’acqua.
Poi vidi un altro uomo riflesso, alle spalle
una donna, avevo vegetato, scordato
il vivere, l’essenza della vita era volata via.
Come un eremita assorto a vagare la
mente e le parole non avevano senso,
fino a quando dagli occhi non caddero
squame.
Poi
vari colori apparvero nel cielo, ma non
distinguevo il reale, guardai e scorsi la viola,
ecco quello che cercavo era un semplice fiore.
@ Giuseppe Buro
26 mar 2016