Questa clava lascia segni sulla pelle
e strappa l’anima sola, amaro fiele
aculei e spine si insinuano nella carne.
Dissapori e assenza d’amore lasciano
la morte nel cuore e striscia il fatale
tuo cammino sul mio corpo stanco.
Certe coltellate sono crudeli e lacerano
gli oscuri pensieri e il letale tuo
vestito,
nella silhouette si blocca la cerniera mentre
guardo la movenza del tuo corpo.
Fragile è il cammino tra la folla, negli anni
atroci erano una tortura per l’anima mia,
ora sono qui che aspetto la tua venuta
l’ultima primavera ancora aspetta.
Il tempo è il freddo della vecchiaia traccia
sul foglio versi freddi invernali, la mia
anima
cade passiva tra le tue braccia, sminuisci la
mia fiamma che ancora arde di te.
@ Giuseppe Buro
29.4.2016