Libera i tuoi baci che stillano miele,
mi perdo nella luce del tuo sguardo,
mentre le tue mani accarezzano il mio
viso.
E mi sciolgo nel tuo abbraccio fino a
fermare il respiro, sento scorrere linfa
nelle vene e la passione come follia vola.
Analogie le mie che provengono dai
tuoi abbracci e non dormo nel
pensarti,
soccombo al passaggio delle tue mani
mente la mia pelle trema.
Combatto fantasmi di notte e nel silenzio
non fermo il pianto, la mia fede si
sbriciola
e chiamo gli uragani con nomi strani
quando
non sento la tua voce.
Ora è pura innocenza la magia del
tempo
e si impigliano nel tuo sguardo i
colori del
mare e nell’immenso vola la mente.
@ Rosamaria Alagna &
Giuseppe Buro 29 Ott. 2016